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SOSTEGNO ALLE IMPRESE ITALIANE ESPORTATRICI IN UCRAINA E/O FEDERAZIONE RUSSA E/O BIELORUSSIA

 

DI COSA SI TRATTA:

Si tratta di un finanziamento con rimborso a tasso zero con una eventuale quota
di cofinanziamento a fondo perduto, in regime di Temporary Crisis and Transition
Framework fino al 40% dell’intervento agevolativo complessivo, nei limiti di €
2.000.000 di agevolazione.

BENEFICIARI

PMI e Mid Cap italiane iscritte nel registro delle imprese e in stato di attività, che:
a. abbiano una sede legale o residenza fiscale e una sede operativa in Italia
attive alla data del 31 dicembre 2021;

b. abbiano depositato presso il Registro imprese almeno due bilanci relativi a
due esercizi completi;

c. abbiano un fatturato export medio nel biennio 2020-2021 derivante da
esportazioni dirette verso Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia
pari ad almeno il 10% rispetto al fatturato estero totale, come dichiarato e
asseverato da un soggetto indipendente iscritto al Registro dei Revisori
Contabili tenuto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF).

d. abbiano subito effettivamente un calo di fatturato per l’esercizio 2022 a
livello aggregato verso Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia di
almeno il 20% rispetto al fatturato medio estero realizzato nel biennio
precedente verso le medesime geografie (attestazione mediante
dichiarazione e asseverazione da parte di un soggetto iscritto al registro
dei Revisori Contabili tenuto dal MEF)

COME FUNZIONA

  • 0% Tasso Agevolato SIMEST per periodo di rimborso
  • fino al 40% Quota a fondo perduto
  • 6 anni Durata del finanziamento
  • Finanziamento con rimborso a tasso zero in regime “de minimis” con cofinanziamento
    a fondo perduto in regime di Temporary Crisis and Transition
    Framework – la concessione della quota di cofinanziamento a fondo perduto è
    subordinata alla preventiva autorizzazione della misura da parte della
    Commissione europea – con l’obiettivo di mantenere e salvaguardare la
    competitività sui mercati internazionali delle imprese esportatrici colpite dalla crisi
    a seguito della guerra in Ucraina.
  • Importo massimo finanziabile: fino a € 2.500.000 in funzione della classe di
    scoring e comunque non superiore al 25% dei ricavi medi risultati dagli ultimi due
    bilanci approvati e depositati dall’impresa.
  • Quota massima a fondo perduto: fino al 40% dell’intervento agevolativo
    complessivo. La quota di co-finanziamento a fondo perduto è concessa, in ogni
    caso, nei limiti dell’importo massimo complessivo di agevolazione in regime
    di Temporary Crisis and Transition Framework – la concessione della quota di
    cofinanziamento a fondo perduto è subordinata alla preventiva autorizzazione
    della misura da parte della Commissione europea – per impresa, pari a
    €2.000.000 per impresa unica.
  • Durata del finanziamento: 6 anni, di cui 2 di pre-ammortamento.

INTERVENTI AMMESSI A CONTRIBUTO

1. spese per la realizzazione di investimenti produttivi, anche in Italia, tra cui:
o acquisto/leasing finanziario di macchinari, apparecchiature ad uso produttivo,
impianti e beni strumentali o potenziamento /riconversione di beni produttivi e
strumentali esistenti;
o tecnologie hardware e software e digitali in genere, incluso il potenziamento o
riconversione di tecnologie esistenti;

2. spese di investimento per la realizzazione di una nuova struttura, anche
temporanea, o per il potenziamento di una struttura esistente in un Paese estero
alternativo a Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia. Per struttura si
intende: un ufficio, un negozio, un corner, uno showroom. È considerata
ammissibile la struttura affittata/acquistata/potenziata nel Periodo di
Realizzazione;

3. spese per investimenti per la sostenibilità in Italia (es. interventi di
efficientamento energetico, idrico, mitigazione impatti climatici, ecc.) dell’Impresa
Richiedente;

4. spese per consulenze e studi volti all’individuazione di mercati esteri alternativi
a Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia o al potenziamento della
presenza su mercati esteri alternativi;

5. spese promozionali e per eventi internazionali in Italia e all’estero finalizzati
all’individuazione di mercati esteri alternativi a Ucraina e/o Federazione Russa
e/o Bielorussia o al potenziamento della presenza su mercati esteri alternativi;

6. spese per certificazioni e/o omologazioni di prodotto, registrazione di marchi,
brevetti, ecc., in mercati esteri individuati alternativi a Ucraina e/o Federazione
Russa e/o Bielorussia;

7. spese per investimenti volti a rafforzare la propria solidità patrimoniale laddove
ammissibili ai sensi del paragrafo 2.1 della presente circolare. Tali investimenti
dovranno risultare nell’attivo patrimoniale;

8. spese per la consulenza finalizzata alla presentazione della Domanda di
Intervento Agevolativo e alle asseverazioni rese dal Revisore, per un valore
corrispondente fino a un massimo del 5% dell’importo deliberato.
Tutte le suddette spese devono essere sostenute (e pagate)
successivamente alla data di ricezione del CUP.

TERMINI DELLA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE

  • Dalle ore 09:00 del 3 maggio 2023 sarà possibile accedere al Portale per
    la compilazione e presentazione delle richieste di finanziamento.
  • Le richieste di finanziamento potranno essere presentate fino alle ore
    18:00 del 31 ottobre 2023, salvo chiusura anticipata per esaurimento delle
    risorse finanziarie disponibili.

 

 

Buone notizie da SACE SIMEST

Buone notizie per le imprese che nel 2021 vogliono rafforzare la propria posizione e crescere sui mercati esteri.

Dopo il grande successo riscosso nel 2020, dal prossimo 3 giugno 2021sarà infatti nuovamente possibile accedere al mix di aiuti per l’internazionalizzazione, previsti dal Fondo 394/81 gestito da SIMEST a favore delle PMI.

Grazie alle modifiche apportate nel 2020 infatti, il Fondo 394/81 è stato uno degli strumenti più importanti per supportare le aziende che stanno affrontando la crisi pandemica. Con le semplificazioni nelle procedure, con l’ampliamento degli interventi e dei soggetti finanziabili ma soprattutto con l’introduzione di una quota a fondo perduto, il Fondo 394 lo scorso anno ha fatto registrare un successo senza precedenti, tanto che SIMEST ad ottobre, per l’esaurimento dei fondi, ha dovuto bloccare le domande.

Ma cosa prevede il bando SIMEST 2021 – Fondo 394/81?

Le agevolazioni prevedono una quota a fondo perduto del 40%/50% della richiesta inserita nella domanda presentata e un finanziamento agevolato, pari al 10% del tasso di riferimento UE (attuale 0,55% annuo quindi tasso applicabile 0,055%) per la restante parte.

Il contributo a fondo perduto, inizialmente previsto in regime “de minimis”, rientra ora secondo i massimali del Quadro Temporaneo degli Aiuti di Stato (Temporary Framework).

E’ prevista inoltre (fino al 30 giugno 2021) anche l’esenzione dalla prestazione di garanzie. La procedura di valutazione delle istanze seguirà l’ordine cronologico fino all’esaurimento delle risorse disponibili.

Fra gli strumenti di supporto segnaliamo la linea PATRIMONIALIZZAZIONE DELLE IMPRESE ESPORTATRICI

 

È un finanziamento per rafforzare la solidità patrimoniale delle imprese, favorendone la competitività sui mercati esteri. Il finanziamento è finalizzato al miglioramento o mantenimento del livello di solidità patrimoniale (rapporto patrimonio netto / attività immobilizzate nette) al momento della richiesta di finanziamento (“livello d’ingresso”) rispetto a un “livello soglia” predeterminato.

Importo massimo finanziabile: € 800.000, fino al 40% del patrimonio netto della tua impresa.

Durata del finanziamento: 6 anni, di cui 2 di preammortamento.

Soggetti beneficiari sono le MidCap e le PMI italiane, costituite in forma di società di capitali, che nell’ultimo biennio abbiano realizzato all’estero almeno il 20% del proprio fatturato o almeno il 35% nell’ultimo anno.

Approfitta di questa interessante opportunità e contatta subito INTEMA per conoscere i dettagli e valutare la fattibilità della domanda di finanziamento.

La procedura di valutazione delle istanze da parte di SIMEST, seguirà l’ordine cronologico fino all’esaurimento delle risorse disponibili.

Fondo Patrimonio PMI – INVITALIA

Cos’è

Il Fondo Patrimonio PMI è rivolto alle imprese che decidono di investire sul proprio rilancio. Il Fondo opera attraverso l’acquisto di obbligazioni o titoli di debito emessi da aziende che hanno effettuato, dopo il 19 maggio 2020, un aumento di capitale pari ad almeno 250.000 euro.

Promosso dal Ministero dell’Economia, il fondo ha una dotazione di 4 miliardi di euro. L’acquisto dei titoli deve avvenire entro il termine del 31 dicembre 2020.

 

A chi si rivolge

Il Fondo è destinato alle società per azioni, società in accomandita per azioni, società a responsabilità limitata (anche semplificata), società cooperative, società europee e società cooperative europee aventi sede legale in Italia. Sono escluse le società o cooperative che operano nei settori bancario, finanziario e assicurativo. Non è prevista una valutazione del merito creditizio.

 

Le società devono:

  • avere un ammontare di ricavi nell’esercizio 2019 tra i 10 e i 50 milioni di euro e meno di 250 dipendenti;
  • aver subito, a causa della pandemia da Covid-19, una riduzione complessiva dei ricavi nei mesi di marzo e aprile 2020 pari ad almeno il 33% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente;
  • aver deliberato ed eseguito, dopo il 19 maggio 2020, un aumento di capitale a pagamento pari ad almeno 250.000 euro;
  • aver emesso un’obbligazione o un altro titolo di debito con determinate caratteristiche (vedi pagina Cosa finanzia);
  • non risultare, al 31 dicembre 2019, impresa in difficoltà ai sensi della normativa comunitaria.

 

Cosa finanzia

Il Fondo Patrimonio PMI interviene acquistando obbligazioni o altri titoli di debito di nuova emissione con le seguenti caratteristiche:

 

  • il rimborso avviene al termine del sesto anno dalla sottoscrizione (è prevista la possibilità di un rimborso anticipato dopo il terzo anno dalla sottoscrizione);
  • il valore nominale del singolo titolo o obbligazione è non inferiore a 10.000 euro;
  • il tasso agevolato è 1,75% per il primo anno, 2% per il secondo e terzo anno e 2,50% per i restanti tre anni. Si tratta di un tasso nominale annuale (base 365 giorni);
  • gli interessi maturano e sono corrisposti con periodicità annuale. Gli interessi , tuttavia, su richiesta specifica, possono essere capitalizzati e corrisposti in un’unica soluzione alla scadenza.

 

 

L’ammontare massimo dei titoli sottoscritti è commisurato al minore tra:

  • tre volte l’ammontare dell’aumento del capitale eseguito o il 12,5% del fatturato 2019

 

Il sostegno finanziario è stato autorizzato dalla Commissione europea nell’ambito del “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del Covid-19”.

 

Se le società hanno ottenuto ulteriori aiuti in termini di garanzie o di tassi di interesse nell’ambito del citato regime comunitario, la somma degli importi garantiti, dei prestiti agevolati e dell’ammontare degli strumenti finanziari sottoscritti non potrà superare il maggior valore tra:

  • il 25% del fatturato 2019;
  • il doppio dei costi del personale del 2019 (da bilancio o da dati certificati in caso di bilancio non ancora approvato);
  • il fabbisogno di liquidità della società per i diciotto mesi successivi alla concessione dell’aiuto;

 

Il finanziamento ricevuto deve essere destinato a costi del personale,  investimenti o capitale circolante impiegati in stabilimenti produttivi e attività imprenditoriali che siano localizzati in Italia. In nessun caso potrà essere utilizzato per il pagamento di debiti pregressi.

 

 

Premialità

È prevista una premialità se la società raggiunge uno o più dei seguenti obiettivi:

 

  • mantenimento dell’occupazione (al 31 dicembre 2019) presso stabilimenti produttivi italiani fino al rimborso del finanziamento
  • investimenti per la tutela ambientale (riduzione consumi, emissioni o riqualificazione energetica di edifici) per un importo non inferiore al 30% del valore dei titoli sottoscritti ed effettuati entro la data di rimborso
  • investimenti in tecnologie abilitanti dell’industria 4.0 per un importo non inferiore al 30% del valore dei titoli sottoscritti ed effettuati entro la data di rimborso

 

Per ognuno degli obiettivi raggiunti viene riconosciuta una riduzione del 5% del valore di rimborso. (L’aiuto corrispondente sarà concesso in regime de minimis).

Il Decreto sull’emergenza da COVID-19

D.L. n. 18/2020 c.d. “Cura Italia”

Il Consiglio dei Ministri  ha approvato il cosiddetto decreto-legge “Cura Italia” che introduce misure di potenziamento del servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19.

Riteniamo che questo sia solo un primo passo ma molte altre azioni dovranno essere messe in campo per l’emergenza.

Potete scaricare il pdf pubblicato in Gazzetta Ufficiale al link sottostante:

Gazzetta Ufficiale_testo completo

Il decreto interviene con provvedimenti su quattro fronti principali e altre misure settoriali:

  1. finanziamento e altre misure per il potenziamento del Sistema sanitario nazionale, della Protezione civile e degli altri soggetti pubblici impegnati sul fronte dell’emergenza;
  2. sostegno all’occupazione e ai lavoratori per la difesa del lavoro e del reddito;
  3. supporto al credito per famiglie e micro, piccole e medie imprese, tramite il sistema bancario e l’utilizzo del fondo centrale di garanzia;
  4. sospensione degli obblighi di versamento per tributi e contributi nonché di altri adempimenti fiscali ed incentivi fiscali per la sanificazione dei luoghi di lavoro e premi ai dipendenti che restano in servizio.

I consulenti di Intema sono a disposizione per sostenere le imprese

  • nella gestione delle riorganizzazioni aziendali dovute al diffondersi dell’emergenza sanitaria da Coronavirus,
  • nei rapporti con gli Istituti bancari,
  • nella richiesta di contributi e agevolazioni,
  • nell’aggiornamento su tutte le opportunità anti crisi.

L’impatto del Corona Virus sulle abitudini e sugli acquisti degli Italiani

Covid 19 – monitoraggio settimanale

L’impatto umanitario dell’epidemia da Covid-19 è sicuramente l’aspetto più urgente da trattare, ma purtoppo non l’unico. Il Corona virus ha stravolto fortemente le nostre vite, così come le nostre abitudini di acquisto.

A questo proposito vogliamo segnalare un interessante studio di Gfk sull’impatto del Corona Virus sulle abitudini degli acquisti degli Italiani e sul sentiment della popolazione.

Scarica lo studio al link sottostante:

Covid 19 – GfK Weekly Monitor – week 2.pdf

Fonte: GfK Consumer Insight

L’impatto del COVID-19 sui settori e sul territorio

Viviamo un momento di notevole incertezza per un’emergenza che ha colpito tutti settori economici.

Riteniamo interessante, in un momento in cui moltissimi tentano di dare la loro visione di come sarà il futuro post Corona Virus, condividere con voi un interessante studio sugli impatti del COVID-19 sui settori economici e sul territorio.

La Fonte: Cerved

Scarica lo studio al link qui sotto

Cerved-Industry-Forecast_COVID19-.pdf

 

GDPR: SONO PARTITI I CONTROLLI

Dopo quasi un anno dalla definitiva entrata in vigore del GDPR, ancora molte aziende non si sono adeguate ma il garante della Privacy ha iniziato la sua attività di controllo, come si può leggere in questo interessante articolo.

leggi

Se siete interessati a fare una valutazione della vostra situazione scaricate la scheda di valutazione dei dati preliminari SCARICA SCHEDA ed inviatela a:

gdpr.intema@intema.org